venerdì 28 giugno 2013

Del perchè le mamme alle nove di mattina sono già esauste

La mattina ha l'oro in bocca, di sicuro questo è il motto dei miei figli che alle ore 6,30 sono già vispi e battaglieri come non mai.
Lou non ha quella fase in cui, svegliandosi, si ha bisogno di cinque/dieci minuti per riprendersi, stirarsi; quando si sveglia vuole parlare, subito, tanto e di tutto.
Quindi mentre cerco di farmi un caffe, riempio le tazze, mi cade qualche goccia perchè sono rimbambita, parte un rosario mentale, il candido pargolo ti scodella domande che possono andare da "da dove nascono i bambini?" a " quando muoriamo poi rinasciamo?".
Roba poco impegnativa insomma.
Poi bisogna fare colazione, svuotare la lavastoviglie, fare i letti, di solito tutto questo accade con Iuci attaccato alle mutande, e non in senso figurato.
Quando finalmente è il momento di prepararsi, e mi volto carica di amore materno verso il piccoletto dicendo: "Amore vieni da mamma che cambiamo il pannolino pussottino, dai!" spalancando le braccia, comincia la fuga.
Via in velocità, con tanto di testa coda finale.
Purtoppo (per lui) essendo piccolo scatta il recupero coatto con lavaggio forzato.
Luigi a cinque anni si lava da solo, il problema è convincerlo.
"Dai è ora di lavarsi"
"Lavati prima tu!"
"Già fatto"
"Lava prima Iuci"
"Siam tutti pronti, aspettiamo te!"
"Noooooo mammmmmaaaaa daaaaiiii ma uuuuffffffaaaaaa, devo finire di giocare! (o leggere, ritagliare, finire il cartone, scavare il tunnel per i neutrini)"
"È tardi non ti chiamo più!"
"Ok vado"
Entra in bagno e non sento acqua scorrere. Ne rumore di spazzolini.
"Ti stai lavando?!?"
"Uffffaaa siii!!"
"A secco?"
Poi si veste, fa cinque minuti di salti, e si infila le mutande, un giro di macchinina, la maglia, battaglia coi Gormiti, i pantaloni, se va bene dopo mezz'ora siamo pronti per uscire 
E via carica in macchina la ciurma, siediti e guardati allo specchietto.
Ora, io provo sincera invidia per quelle donne, magari anche con tre o più figli, che escono lamattina e sono belle pettinate, truccate, ordianate. Io no. Sudata, trafelata, i capelli arruffati, praticamente un incrocio fra Branduardi e Maga Magó.
Le mamme quando hanno scaricato i loro fagotti d'amore, si siedono in macchina e per tre secondi, prima di partire con la loro giornata pensano: "Evvvai! Il grosso è fatto."

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