giovedì 24 ottobre 2013

Quello che...il calcio.

Con l'arrivo dell'autunno, anche io ed il gentile consorte, come altri mille genitori, abbiamo deciso che per Luigi era arrivato il momento di cominciare a fare un pò di attività sportiva, primo perchè non avevamo nessuno intenzione di fargli passare l'inverno in casa tra nintendo e cartoni animati, secondo perchè pensiamo che sia una bellissima occasione di crescita, sia a livello fisico che interpersonale.
Il calcio non è stata la nostra prima scelta, visto che nessuno di noi due ha questa passione, e abbiamo deciso di provare con il basket.
Inutile dire che lui era contentissimo, nonostante non avesse ben chiaro cosa dovesse fare, ha incominciato una settimana prima a chiedere insistentemente "Mamma ma quando andiamo, i giorni non passano mai!!!".
Il giorno tanto agoniato è stato un disastro, perchè nonostante gli avessi spiegato a grandi linee cosa avrebbe fatto e ci fosse un suo amichetto a fare la prova con lui, non gli è piaciuto per nulla e si sono ritrovati entrambi dopo dieci minuti a gironzolare per la palestra e a lamentarsi che si annoiavano, che non erano capaci, che non facevano mai canestro.
Si sa, per i bambini di quest'età vige ancora la legge del "tutto e subito".
La settimana successiva abbiamo fatto la prova di calcio, ed è stato amore! Oltre ad avere trovato buona parte dei suoi amici, ha trovato anche un mister giovane che riesce a coinvolgerli molto bene. Poi la porta è più larga del canestro.
Abbiamo già fatto anche la prima partita.
Che dire! Io ero gonfia e ripiena di orgoglio con il tacchino alla vigilia del Thanksgiving, lui bellissimo e lanciatissimo nella sua divisa nero-blu.
Ed ora ci toccano due giorni alla settimana di allenamento, a me ed il supporter number one che è Iuci, sempre a bordo campo (bisogna fare un pò attenzione che non si butti nella mischia, appena vede una palla sembra un cagnolino, si butta all'inseguimento) a urlare "Vai Gi!"

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