Con l'arrivo dell'autunno, anche io ed il gentile consorte, come altri mille genitori, abbiamo deciso che per Luigi era arrivato il momento di cominciare a fare un pò di attività sportiva, primo perchè non avevamo nessuno intenzione di fargli passare l'inverno in casa tra nintendo e cartoni animati, secondo perchè pensiamo che sia una bellissima occasione di crescita, sia a livello fisico che interpersonale.
Il calcio non è stata la nostra prima scelta, visto che nessuno di noi due ha questa passione, e abbiamo deciso di provare con il basket.
Inutile dire che lui era contentissimo, nonostante non avesse ben chiaro cosa dovesse fare, ha incominciato una settimana prima a chiedere insistentemente "Mamma ma quando andiamo, i giorni non passano mai!!!".
Il giorno tanto agoniato è stato un disastro, perchè nonostante gli avessi spiegato a grandi linee cosa avrebbe fatto e ci fosse un suo amichetto a fare la prova con lui, non gli è piaciuto per nulla e si sono ritrovati entrambi dopo dieci minuti a gironzolare per la palestra e a lamentarsi che si annoiavano, che non erano capaci, che non facevano mai canestro.
Si sa, per i bambini di quest'età vige ancora la legge del "tutto e subito".
La settimana successiva abbiamo fatto la prova di calcio, ed è stato amore! Oltre ad avere trovato buona parte dei suoi amici, ha trovato anche un mister giovane che riesce a coinvolgerli molto bene. Poi la porta è più larga del canestro.
Abbiamo già fatto anche la prima partita.
Che dire! Io ero gonfia e ripiena di orgoglio con il tacchino alla vigilia del Thanksgiving, lui bellissimo e lanciatissimo nella sua divisa nero-blu.
Ed ora ci toccano due giorni alla settimana di allenamento, a me ed il supporter number one che è Iuci, sempre a bordo campo (bisogna fare un pò attenzione che non si butti nella mischia, appena vede una palla sembra un cagnolino, si butta all'inseguimento) a urlare "Vai Gi!"