martedì 31 dicembre 2013

Un altro anno è andato

Finalmente il 2013 è giunto al termine, è stato un anno lungo e pesante. Diciamo che su 12 mesi almeno nove li abbiamo passati tra influenze e malanni vari, e per concludere in bellezza mi sono fatta un mese di clausura per una brutta broncopolmonite.
Il nuovo anno puó andare solo meglio!
Siccome penso sempre prima agli altri e poi a me stessa, la lista dei buoni propositi per il 2014 la voglio incentrare su di me:
- Prendermi più cura di me stessa, iniziare a riprendermi qualche spazio.
- Mettermi a dieta seriamente 
- Scrivere di più sul blog
Voi avete un elenco di buoni propositi?
Vi auguro un felice 2014, che possiate passarlo insieme alle persone che amate.
❤️

giovedì 24 ottobre 2013

Quello che...il calcio.

Con l'arrivo dell'autunno, anche io ed il gentile consorte, come altri mille genitori, abbiamo deciso che per Luigi era arrivato il momento di cominciare a fare un pò di attività sportiva, primo perchè non avevamo nessuno intenzione di fargli passare l'inverno in casa tra nintendo e cartoni animati, secondo perchè pensiamo che sia una bellissima occasione di crescita, sia a livello fisico che interpersonale.
Il calcio non è stata la nostra prima scelta, visto che nessuno di noi due ha questa passione, e abbiamo deciso di provare con il basket.
Inutile dire che lui era contentissimo, nonostante non avesse ben chiaro cosa dovesse fare, ha incominciato una settimana prima a chiedere insistentemente "Mamma ma quando andiamo, i giorni non passano mai!!!".
Il giorno tanto agoniato è stato un disastro, perchè nonostante gli avessi spiegato a grandi linee cosa avrebbe fatto e ci fosse un suo amichetto a fare la prova con lui, non gli è piaciuto per nulla e si sono ritrovati entrambi dopo dieci minuti a gironzolare per la palestra e a lamentarsi che si annoiavano, che non erano capaci, che non facevano mai canestro.
Si sa, per i bambini di quest'età vige ancora la legge del "tutto e subito".
La settimana successiva abbiamo fatto la prova di calcio, ed è stato amore! Oltre ad avere trovato buona parte dei suoi amici, ha trovato anche un mister giovane che riesce a coinvolgerli molto bene. Poi la porta è più larga del canestro.
Abbiamo già fatto anche la prima partita.
Che dire! Io ero gonfia e ripiena di orgoglio con il tacchino alla vigilia del Thanksgiving, lui bellissimo e lanciatissimo nella sua divisa nero-blu.
Ed ora ci toccano due giorni alla settimana di allenamento, a me ed il supporter number one che è Iuci, sempre a bordo campo (bisogna fare un pò attenzione che non si butti nella mischia, appena vede una palla sembra un cagnolino, si butta all'inseguimento) a urlare "Vai Gi!"

venerdì 27 settembre 2013

Brava mamma!

Ci sono momenti nella mia vita ( quelli proprio neri!) in cui penso di avere sbagliato tutto, fatto scelte sbagliate, di avere perso treni che probabilmente non passeranno più.
Ci sono momenti in cui mi faccio esami di coscienza per ogni cosa, il mio cervello frulla frulla frulla e non si ferma.
Ci sono momenti in cui mi sento in colpa ( in realtà mi sento sempre in colpa per qualcosa).
Oggi no.
Sono andata a prendere Lou alla scuola materna e Luca scalpitava perchè non ne voleva sapere di stare in braccio, stava incominciando a scalciare come un pazzo allora l'ho messo giù, gli ho dato la mano e lui mi ha strattonata e ha preso quella di suo fratello.
Sono partiti davanti a me e mano nella mano sono usciti da scuola.
Ovviamente il mio cuore si è riempito di orgoglio e tutte le paure  e le ansie che ho avuto in questo anno e mezzo sono svanite.
Quando aspetti il secondo figlio non sai mai come sarà, se ce la farai a gestire entrambi, se il primogenito ne soffrirà, e aridanghete! Il senso di colpa è già lì che fa capolino.
Mi sono impegnata tanto in questo senso, cercando di non trascurarlo, di renderlo sempre partecipe, ed oggi ho sentito di aver fatto un buon lavoro.
Si cercano, si amano, sono fratelli, un legame che durerà una vita.
Ovviamente litigano e si urlano in faccia, ma insieme fanno troppo ridere!
Luca è un pasticcione ed un gran furbetto, Luigi lo guarda dall'alto dei suoi cinque anni con la faccia di uno che la sa lunga, che sa che ne stai combinando una delle tue e lo trova molto divertente.
Non c'è nulla di più gratificante 
che vedere i propri sforzi trasformarsi in quello che avevi sperato!


lunedì 16 settembre 2013

L'estate sta finendo

L'autunno sta per bussare alle porte e sinceramente non vedevo l'ora, le mezze stagioni sono le mie preferite, si suda di meno ma la temperatura è ancora abbasta gradevole per stare fuori e godersi la natura, e soprattutto consente di andare al parco giochi per sfiaccare fiscamente i piccoli uomini.
Le nostre ferie le abbiamo passate alla masseria dei nonni, per la gioia dei bambini, piena di animali e di cose interessanti da fare, come saltare sulla paglia, fare montagne di ghiaia da movimentare con i camion e le ruspe giocattolo, correre dietro alle galline e dare da mangiare alle caprette.
I miei figli hanno approci molto diversi verso la natura: Luigi è tendenzialmente indifferente, abbastanza intimorito dagli animali, preferisce di gran lunga salire e escendere da trattori, ruspe, mietitrebbie etc.etc..
Gli animali puzzano e fanno la cacca in giro, entrambe cose stranamente disdicevoli per un piccolo maschio di cinque anni.
Luca è l'antitesi del fratello, se potesse salirebbe in groppa ai cani, si rotolerebbe nel pollaio, nulla lo "schifa", nemmeno l'odore della stalla.
Ha infilato le mani in posti che voi umani non potete immaginare; o forse sì.
Entrambi si sono divertiti come matti.
Ormai la scuola è cominciata, ed è tempo per me di ricomnciare l'ardua e quasi impossibile ricerca di lavoro.
Voi come avete passato la vostra estate?
Se ci siete...battete un colpo! :)


giovedì 18 luglio 2013

Il no, questo sconosciuto.

Quando abbiamo smesso di dirlo?
Quando abbiamo mollato gli ormeggi? Quando ci siamo stancati di fare i punti di riferimento per diventare...amici? Complici? Difensori?
Io ero bambina negli anni ottanta, ricordo che di regole me ne davano, poche ma efficaci.
Si mangia quel che c'è, non si da confidenza agli sconosciuti, non si risponde male agli adulti, non si fanno capricci, le maestre si rispettano; non sto ad elencarle tutte, sono solo alcuni esempi.
Prima degli anni ottanta, diciamo ai tempi dei nostri genitori, era  in voga il "regime totalitario": fai quello che ti dico, non si parla, hai qualche opinione? Tienila per te. I no erano anche troppi e non avevi nessuna possibilità di replica.
Ora le cose si sono ribaltate.
Intere famiglie tiranneggiate dai bambini: lasciano decidere ai bambini cosa si mangia, quando si esce, quando si rientra, quando e dove si dorme a tipo...tre anni? Quattro?
Io sono sgomenta.
Frequentando il parco giochi si vedono cose che voi umani non potete immaginare, pargoli urlanti e capricciosi, prepotenti che pretendono (n.b. NON chiedono) i giochi degli altri, menano, dicono parolacce, mentre le madri placide e beate chiacchierano sulla panchina.
E tu stai lì ad aspettare che intervengano prima che i più deboli vengano sepolti vivi nella fossa della sabbia.
Ma nulla, niente le fa alzare il sedere dalla panchina, le turba, le scompone.
Perchè?
Perchè i loro figli non sono la reincarnazione di Hannibal Lecter, no, hanno un carattere forte, si sanno imporre, tanto se li riprendo lo fanno ugualmente.
A quattro anni? Ma scherziamo?
Io non so se siamo arrivati a questo punto per sedare il nostro senso di colpa visto che la maggior parte di noi è sempre di corsa, sta tante ore fuori di casa per lavoro e quando torna è troppo stanca per "combattere" con i figli, o se la nostra generazione si sente ancora troppo figlia per fare il genitore.
Dico solo che la cosa non mi piace; i no fanno bene, danno dei limiti, un contenimento che limita il bambino, gli indica dove non puó spingersi, oltre là non si va.
I no ci vogliono perchè la vita non è sempre sì, ma è anche frustrazione, ed è giusto imparare a gestirla da piccoli.
Forse bisognerebbe entrare nell'ottica che i no aiutano a crescere, e i nostri figli non ci vorrano meno bene per questo, ma se siamo fortunati e sapremmo dosarli con maestria, un bel giorno, sono certa, ci ringrazieranno.

domenica 14 luglio 2013

Ma di cosa parla il tuo blog?

Bella domanda.
Parla di me.
Parla di mamme e di figli, a volte parlerà di libri, a volte di cucina, a volte di lavoretti.
L'ho chiamato mamma a tutto tondo perchè mi sembrava una forma perfetta per rendere l'idea che avevo in mente.
Una mamma al centro, e intorno equidistanti tutti i "punti"'della sua vita: i figli ovviamente, un marito, il lavoro ( se c'è), gli hobbies, la donna che sei, le insicurezze, le forze, tutte lì intorno a te.
Sempre cercando di conciliare tutto; a volte ci si riesce a volte la frustrazione sale.
Cambiando argomento, girovagando per il web ho finalmente trovato la ricetta per la pasta frolla perfetta.
Le crostate e i biscotti mi venivano sempre o troppo friabili, o troppo secchi.
Questa sarebbe una ricetta per la crostata, e io ho fatto sia una che gli altri, i bambini li hanno adorati, il risultato è stato questo, giudicate voi!




Fonte ricetta: Gourmet Daniela
http://www.gourmetdaniela.com/crostata-soffice-alla-marmellata/

mercoledì 3 luglio 2013

Letture d'estate

Una delle mie passioni principali è la lettura, leggo tanto e di tutto, adoro i libri, il loro peso, l'odore delle pagine, perdermi dentro nuove storie ed immedesimarmi nei personaggi.
E' una passione che cerco di trasmettere ai miei bambini, ho sempre letto ad alta voce per loro, fin da quando avevano pochi mesi, e il rito della storia della buonanotte a volte credo piaccia più a me che a loro.
Sono stata sempre poco attratta dalle nuove tecnologie, poi a Natale il mio gentil consorte mi ha regalato l'e-reader ed è stato amore a prima vista.
Almeno riesco a leggere nei ritagli di tempo ed anche in situazioni pittoresche, avendo una vasta scelta e senza portarmi dietro pesi.
L'ultimo libro che ho letto si intitola "Non volare via".
Parla di una coppia, come tante, che si costruisce una famiglia, hanno una bambina, Alice, poi dopo qualche anno un bambino, Matteo.
Quando tutto sembra andare a gonfie vele però i genitori scoprono che Matteo è sordo.
La disabilità del loro bambino, e il fatto di doverla affrontare giorno dopo giorno nella quotidianità, mette alla prova il loro rapporto, rompe gli equilibri.
Mi è piaciuto perchè i protagonisti sono genitori, ma sono un uomo e una donna, con le loro debolezze, i loro sentimenti, le loro frustrazioni al di là della genitorialità.
Mi è piaciuto perchè è una storia d'amore (ed io in fondo sono sempre una romaticona sognatrice), di amore di coppia, di amore fra fratelli, di amore fra genitori e figli.
Bello. Da leggere.E non aggiungo altro.




venerdì 28 giugno 2013

Del perchè le mamme alle nove di mattina sono già esauste

La mattina ha l'oro in bocca, di sicuro questo è il motto dei miei figli che alle ore 6,30 sono già vispi e battaglieri come non mai.
Lou non ha quella fase in cui, svegliandosi, si ha bisogno di cinque/dieci minuti per riprendersi, stirarsi; quando si sveglia vuole parlare, subito, tanto e di tutto.
Quindi mentre cerco di farmi un caffe, riempio le tazze, mi cade qualche goccia perchè sono rimbambita, parte un rosario mentale, il candido pargolo ti scodella domande che possono andare da "da dove nascono i bambini?" a " quando muoriamo poi rinasciamo?".
Roba poco impegnativa insomma.
Poi bisogna fare colazione, svuotare la lavastoviglie, fare i letti, di solito tutto questo accade con Iuci attaccato alle mutande, e non in senso figurato.
Quando finalmente è il momento di prepararsi, e mi volto carica di amore materno verso il piccoletto dicendo: "Amore vieni da mamma che cambiamo il pannolino pussottino, dai!" spalancando le braccia, comincia la fuga.
Via in velocità, con tanto di testa coda finale.
Purtoppo (per lui) essendo piccolo scatta il recupero coatto con lavaggio forzato.
Luigi a cinque anni si lava da solo, il problema è convincerlo.
"Dai è ora di lavarsi"
"Lavati prima tu!"
"Già fatto"
"Lava prima Iuci"
"Siam tutti pronti, aspettiamo te!"
"Noooooo mammmmmaaaaa daaaaiiii ma uuuuffffffaaaaaa, devo finire di giocare! (o leggere, ritagliare, finire il cartone, scavare il tunnel per i neutrini)"
"È tardi non ti chiamo più!"
"Ok vado"
Entra in bagno e non sento acqua scorrere. Ne rumore di spazzolini.
"Ti stai lavando?!?"
"Uffffaaa siii!!"
"A secco?"
Poi si veste, fa cinque minuti di salti, e si infila le mutande, un giro di macchinina, la maglia, battaglia coi Gormiti, i pantaloni, se va bene dopo mezz'ora siamo pronti per uscire 
E via carica in macchina la ciurma, siediti e guardati allo specchietto.
Ora, io provo sincera invidia per quelle donne, magari anche con tre o più figli, che escono lamattina e sono belle pettinate, truccate, ordianate. Io no. Sudata, trafelata, i capelli arruffati, praticamente un incrocio fra Branduardi e Maga Magó.
Le mamme quando hanno scaricato i loro fagotti d'amore, si siedono in macchina e per tre secondi, prima di partire con la loro giornata pensano: "Evvvai! Il grosso è fatto."

sabato 22 giugno 2013

No tetta, no party.

All'alba dei quindici mesi sono riuscita a togliere la tetta a Iuci.
Perchè lasciate che ve lo dica, allattare è veramente bello, il legame che si crea fra la mamma e il proprio figlio, gli sguardi che ci si scambia in quei teneri momenti sono insostituibili, ma arriva il momento in cui bisogna dire basta.
E quel momento per noi è arrivato, primo perchè la notte non riusciva a riaddormentarsi se non attaccato al seno, e questo avveniva anche dieci volte a notte con mia grande gioia e tripudio.
Secondo perchè è un primo passo verso la sua autonomia, si può costruire un rito di addormentamento altrettanto gradevole, coccolandosi, raccontando brevi storielle prima della nanna.
Terzo perchè non ce l'avrei fatta ad allattarlo di più, mi avrebbe fatto proprio senso, anche quando vedo bambini di due o più anni allattati, mi da quella sorta di pelle d'oca che non so spiegare; ovviamente è una sensazione strettamente personale.
La prima notte è stata da urlo: non si rassegnava e mi guardava con gli occhi carichi di lacrime.
Si è lamentato tutta la notte girandosi e rigirandosi, ovviamente non ha voluto bere il latte vaccino, ha rifiutato anche l'acqua, così, per protesta!
Dopo qualche notte è successo quello che ho aspettato tutti questi mesi...ha dormito dalle 22 alle 5 di mattina! Non ci potevo credere! Avrei esploso due petardi in segno di giubilo!
Fortunatamente il distacco è stato meno traumatico di quello che mi aspettavo, stiamo crescendo.

martedì 18 giugno 2013

Tutti al maaare, tutti al maaare!!!

Domenica abbiamo portato i pargoli al mare, è stata la prima volta per Iuci, Luigi era emozionatissimo, neanche a dirlo.
Abitiamo abbastanza vicini al mare, ce la caviamo con quaranta minuti di auto, il problema non è il viaggio, è la preparazione.
Quando sei ragazzo ti basta il telo da mare, un solare, e via.
Quando hai prole anche per una giornata al mare ti serve il rimorchio: teli, cambi multipli, giochi, borsa frigo.
E poichè la crisi è crisi optiamo per la spiaggia libera quindi: sedie sdraio, ombrellone, tenda per far dormire Iuci, se mai ci riuscirà.
Praticamente un trasloco.
Faceva proprio caldo, quel bel caldo con umidità all'80% che la  riviera romagnola sa donarti.
Ma torniamo a noi, arriviamo in spiaggia, predisponiamo l'accampamento, incremiamo i pupi che dopo tre secondi tre sono impanati come delle cotolette, e comincia il divertimento!
Iuci scorge in lontananza una cosa, ma cosa sarà mai, acqua?!? Pura felicità nei suoi occhi, rincorsa e via, a capofitto dentro al mare.
Anche Luigi imbraccia i suoi braccioli, si tuffa in un'acqua gelida ma è impavido, non demorde.
Quindi giornata di bagni e giochi in spiaggia, e giochi ai bagni.
Lou era incantato dai giochi dei bagni, se devo essere sincera anche io.
Quando eravamo piccoli noi c'erano tre cose in croce, scivolo, altalena, giostrina che gira, tutto rigorosamente metallico.
Dovevi avere una certa dose di coraggio per giocarci alle due di pomeriggio, lo scivolo poi, ne vogliamo parlare? Chiappe ustionate al 100%.
Adesso ci sono scivoli spaziali, gonfiabili, dondoli, tappeti elastici, una figata pazzesca.
Farli tornare a casa è stata una fatica, devo dire che gli adulti del gruppo alle 16 erano in avanzato stato di decomposizione.
Io ero cotta in tutti i sensi, sono ormai rassegnata al fatto che con questa pelle, il primo sole della stagione mi ustioni, anche con protezione 50, anche con una mano di stucco.
Casa dolce casa, doccia pupi, doccia mamma, preparazione cena intanto che babbo si lava.
"Ehy giovani cos'è questo baccano che fate?"
"Niente mamma"
"Uuuuhmmm snflll pffff" (Iuci parla così)
"Ma se Iuci frigna, cosa gli stai facendo, da bravo mamma sta cucinando, non posso stare con voi in sala, che fai?"
"Niente maaaammmaaaa, sto mummificando mio fratello!"







lunedì 10 giugno 2013

Siam già dentro l'happy hour...

Venerdì sera finalmente mi sono concessa una cena tra amiche, le amiche di una vita, quelle che conosci da quando ancora le tette erano un miraggio, quelle che ormai senti raramente perchè ognuna ha la sua vita, quelle che vedi ancora più raramente ma quando le vedi è come se il tempo non fosse passato, come se fossimo ancora quelle tredicenni sdraiate sul prato a chiacchierare per ore.
Ovviamente la giornata è cominciata sotto il peggiore degli auspici, Iuci con la febbre a 38.5°C e un virus pare della famiglia mani-bocca-piedi, e Lou in preda ad una crisi di mammite acuta.
Raccomandazioni a babbo perchè torni presto da lavoro, tanto per riuscire non dico a truccarsi (ma quando mai...), ma almeno a farsi una doccia.
Alle ore 19  i bambini sono puliti, mangiati e pigiamati e babbo è tornato.
Dovete sapere che Iuci è un animale acquatico, cara bestiolina, appena sente il rumore dell'acqua nel lavandino, bidet, water che sia si fionda e ci si lancia dentro.
Quindi aspetto il momento propizio in cui lui è corso sulle gambe di babbo per spazzolare quello che ha nel piatto e mi infilo silenziosa come un ninja sotto la doccia, musica nell'Iphone e via.
Quindici minuti di pace.
Forse.
Inizio a sentire un frignare in lontananza, ovviamente si è accorto che l'indegna madre si è ficcata sotto la doccia senza renderlo partecipe dell'evento, quindi mi muovo, esco, mi asciugo, apro la porta per consolare il piccolo Taz e inizio ad asciugarmi i capelli.
Peccato che non sia contento di essere consolato a distanza e mi si arrampica su una gamba.
Lou a distanza (perchè ovviamente non si può muovere dalla sala al bagno) mi urla:
"Mamma perchè esci sempre con le tue amiche?!?"
"Luigi ma se mamma non esce mai"
"Non è vero, esci sempre ed io non posso mai venire, posso venire mamma?"
"No stai con babbo, poi quando tu sarai grande e vorrai uscire coi tuoi amici mamma non la vorrai certo portare dietro"
"Allora quando sono grande io vado a Rimini con i miei amici ad abitare e non torno più e mi vedi solo in foto!"
Melodrammatico il ragazzo.
"Maaaaammmmmaaaaa!!! Quando ho dieci anni vado via da solo con i miei amici"
"Magari a dieci anni no....facciamo a diciotto?"
"Allora quando vado alla scuola media"
"Ti ho detto a diciotto"
Ore 20: Iuci a letto, ovviamente ci mette il triplo del solito ad addormentarsi, ha un pò di febbre.
Finalmente riesco ad uscire , C&C mi aspettano al portone.
Che bello vedersi dopo, ehm, quasi due anni?!? Una vergogna considerando che abitiamo a venti km una dall'altra.
Mangiare una pizza, chiacchierare chiacchierare chiacchierare, sempre noi, diverse ma le stesse negli anni, fa bene al cuore.
Però dobbiamo fare presto, C. ha l'ultimo impegno di lavoro della giornata, C. domani ha un impegno, io ho il pargolame in stato emotivo instabile. Cena stile fast&furious.
Infatti sono quasi sotto casa e mi arriva un sms del gentil consorte: "Luca è sveglio e urla da venti minuti".
Ottimo.

P.S. Bella serata comunque, nonostante il delirio, vi voglio bene amiche mie!!!
P.P.S Serata da ripetere, magari senza aspettare anni, magari con più calma.

lunedì 3 giugno 2013

Stanchezza per favore vai via

Vorrei essere brillante stasera, scrivere qualcosa di piacevole, ma non ce la faccio, sono troppo stanca!
La verità è che qui sono quattordici mesi che non si dorme, e pupino non ha la benchè minima intenzione di smettere di svegliarsi ogni due ore per tittare.
Ha una puntualità da fare impallidire la Swatch.
Ormai ho provato di tutto, lettino, lettone, sedia a dondolo, a lui non interessa una benemerita ceppa (scusate il francesismo), senza la tetta non dorme.
Ma non che si lagna un pó ma poi se ne fa una ragione, no, non dorme proprio.
Vorrei dormire sei ore di seguito, non ne pretendo otto, e svegliarmi una mattina senza sentire un alveare nella testa e due  trolley sotto gli occhi.
Ok, come dice un mio amato conterraneo, domani sará un giorno migliore vedrai (cit.).

venerdì 31 maggio 2013

Buonanotte stellina....anzi gelatino!

Basta poco per far sciogliere il cuore di una mamma, e devo dire che pupone ci sa fare alla grande!
Sa lagnarsi mezzo pomeriggio e al momento giusto, quando è arrivato finalmente il momento di dormire e non vedo l'ora di metterlo a letto per dare tregua alle mie povere orecchie...zac! Ti spara la frase ad effetto, sbatte gli occhioni e via. Stesa, finita, una rammollita.
Fra me ed il pupone non è stato amore a prima vista.
Nessuno ti prepara mai abbasta alla maternità, e per quanti libri di puericultura  avessi letto, e "Mamme nella rete" avessi guardato, quando l'ostetrica me l'ha appoggiato sulla pancia non era come nei film, come mi aspettavo.
È nato alle 21.02, quindi io ero felice ed adrenalinica.
Lui dopo poco dormiva ed ha dormito tutta la notte, io ovviamente no, ogni dieci minuti aprivo gli occhi per guardarlo.
Peccato che poi la mattina dopo io ero uno straccio, e lui in forma splendida, ha cominciato con quella che sarebbe stata la sua attività preferità nei mesi a venire: piangere.
Io e mio marito ci siamo guardati negli occhi come per dire: e adesso?
Ovviamente dopo una settimana sono rimasta sola con lui, e non sapevo cosa fare, non aveva nemmeno l'interruttore per spegnerlo!!! 
È stato un mese luuuungo il primo, poi un giorno come per magia ho cominciato a capirlo, un momento prima che lo addormentassi mi ha guardata negli occhi in un modo così dolce, era innamorato di me, ero la sua mamma, ed in quel momento ho realizzato quanto lo fossi io di lui.
Meglio tardi che mai.

martedì 28 maggio 2013

Ahhh l'autunno

La pioggia, le foglie che scricchiolano sotto i piedi, voglia di castagne e lambrusco, di legna scoppiettante nel camino...
Piccolo particolare, siamo quasi a giugno!!! Ma qui nella bassa romagna è stato un inverno interminabile, pioggia, umidità, malanni a go go.
Da febbraio ad oggi abbiamo avuto di ogni: virus influenzale, gastrointestinale, congiuntivite, varicella, bronchite. Ovviamente alternandosi pupino e pupone. Roba da far impallidire un santo.
Dopo un mese di clausura quasi continuativa ho supplicato mio marito di andare a fare la spesa. All'Ipercoop. Di SABATO.
Ed ora che potremmo scorazzare felici per spiaggie e parchi, di sole nemmeno l'ombra, ho ritirato fuori i panni, i pargoli scalpitano come due mosche intrappolate sotto un bicchiere.
Non ce la posso fare.

lunedì 27 maggio 2013

Pura felicità

I piedini nelle mie mani,
Gli occhi indagatori che mi scrutano sorridendo,
Fare il solletico nelle vostre pancie,
Vedervi correre al parco,
La vostra soddisfazione al raggiungimento di un traguardo,
Vedervi crescere, giorno dopo giorno.

giovedì 23 maggio 2013

Un due tre...prova!

Eccomi qui, è da tanto tempo che pensavo di scrivere un blog, poi rimanda che ti rimanda questa idea è rimasta accantonata nel cassetto immaginario delle cose che avrei voluto fare.
Mi è sempre piaciuto scrivere ma l'ho fatto solo per me, e in parte continuo a farlo perchè in fondo il bello della rete è questo, sembra che tu sia sola in realtà chiunque puó venire a sbirciare quello che scrivi.
Seguo da tanto alcuni blog, blog di mamme, e dopo una giornata di cose da fare, di urla, risa, giochi, schiamazzi mi piace mettermi nel silenzio della mia casa dormiente a leggerli; mi fanno sorridere, mi fanno compagnia, mi fanno sentire meno sola in questo strano magico mondo chiamato maternità.
Quindi questo mi piacerebbe riuscire a fare, regalare cinque minuti di svago a qualcuno, condividere esperienze, raccontarvi un pó di me.
Ovviamente sono una dannata principiante, non ho ancora bene idea di come funzioni il tutto e devo finire di cucirmi questo blog addosso  su misura, ma da qualche parte bisogna pure cominciare, no?