Sa lagnarsi mezzo pomeriggio e al momento giusto, quando è arrivato finalmente il momento di dormire e non vedo l'ora di metterlo a letto per dare tregua alle mie povere orecchie...zac! Ti spara la frase ad effetto, sbatte gli occhioni e via. Stesa, finita, una rammollita.
Fra me ed il pupone non è stato amore a prima vista.
Nessuno ti prepara mai abbasta alla maternità, e per quanti libri di puericultura avessi letto, e "Mamme nella rete" avessi guardato, quando l'ostetrica me l'ha appoggiato sulla pancia non era come nei film, come mi aspettavo.
È nato alle 21.02, quindi io ero felice ed adrenalinica.
Lui dopo poco dormiva ed ha dormito tutta la notte, io ovviamente no, ogni dieci minuti aprivo gli occhi per guardarlo.
Peccato che poi la mattina dopo io ero uno straccio, e lui in forma splendida, ha cominciato con quella che sarebbe stata la sua attività preferità nei mesi a venire: piangere.
Io e mio marito ci siamo guardati negli occhi come per dire: e adesso?
Ovviamente dopo una settimana sono rimasta sola con lui, e non sapevo cosa fare, non aveva nemmeno l'interruttore per spegnerlo!!!
È stato un mese luuuungo il primo, poi un giorno come per magia ho cominciato a capirlo, un momento prima che lo addormentassi mi ha guardata negli occhi in un modo così dolce, era innamorato di me, ero la sua mamma, ed in quel momento ho realizzato quanto lo fossi io di lui.
Meglio tardi che mai.
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